Il ruolo della fotografia:
l’impatto sui nostri ricordi

La fotografia cattura non solo la realtà oggettiva ma anche la realtà soggettiva di chi scatta le foto, contribuendo così a creare una narrazione visiva unica. Oggi la conservazione dei ricordi avviene spesso attraverso dispositivi e archivi online ma i fotolibri mantengono un ruolo prezioso nella narrazione delle storie personali e familiari.
Il fotolibro è strumento straordinario per la preservazione della memoria personale e familiare. Infatti, quando si sfogliano le pagine, si ha l'opportunità di interagire con il processo di memoria, rievocando altri ricordi conservati nella mente.
ll ruolo della fotografia:
La prospettiva di Roland Barthes
Roland Barthes, nel suo testo "La camera chiara: Note sulla fotografia", ci offre una visione della fotografia come qualcosa di più di una semplice copia del mondo reale. Egli la concepisce come un'emanazione del passato, un mezzo per catturare momenti unici.
La fotografia ha il potere di catturare un istante preciso nel tempo, un particolare irripetibile, diventando così una testimonianza diretta di ciò che è stato. Ci consente di rivivere mentalmente la contingenza di quegli momenti speciali, un viaggio nel tempo attraverso le immagini.
Grazie ai fotolibri abbiamo la possibilità di portare il passato nel presente. Barthes definisce questa caratteristica della fotografia come uno "spectrum", che rappresenta il modo in cui il nostro vissuto può essere riportato in luce attraverso le foto, acquisendo uno statuto ontologico particolare. La "spettralità" della fotografia deriva dal fatto che alcuni frammenti della vita continuano a esistere in un modo non completamente materiale, come un riflesso delle nostre esperienze.
L’impatto sulla memoria
Ogni foto assume un significato più profondo quando è associata ad altre immagini mentali, che compongono il nostro complesso mondo cognitivo. Infatti, ognuna di esse porta con sé un'energia emotiva che si collega a molteplici sentimenti che possono essere evocati attraverso l'associazione di immagini, offrendo un contesto più ampio e un significato intrinseco.
Su questo tema, sono di ispirazione le parole di Marcel Proust nel suo romanzo "Alla ricerca del tempo perduto", dove esplora in profondità il concetto di memoria, tempo e percezione. Analizza come i ricordi possano scaturire da esperienze quotidiane e come la nostra percezione del passato sia influenzata dalle emozioni e dagli stimoli sensoriali. Da questa riflessione deriva un’analogia interessante in quanto ci offre una prospettiva profonda sul valore della fotografia nell'ambito delle dinamiche cognitive e affettive che plasmano la nostra memoria e la nostra capacità di stabilire connessioni con il passato.
La fotografia, infatti, è in grado di attivare processi di rammemorazione attraverso l'osservazione di immagini che catturano istanti del passato, come una sorta di "fermata" nel tempo, dove le foto catturano visivamente momenti specifici che possono fungere da portali che ci conducono a ritroso nel tempo.
Ma la fotografia è molto di più di una semplice rappresentazione di ciò che è stato. L'osservatore non si limita a ricordare un singolo momento, ma riesce a percepire l'intero processo di trasformazione e cambiamento nel corso degli anni.
La capacità di catturare e preservare i momenti più significativi della nostra vita è il cuore di ciò che rende un fotolibro un mezzo straordinario per custodire e condividere le nostre storie.
Oltre al semplice scatto
Conservare i ricordi in modo unico
Ciò che scegliamo di fotografare e come presentiamo le nostre immagini possono trasmettere il nostro punto di vista unico e le nostre connessioni emotive. Inoltre, stimolano riflessioni profonde sul modo in cui il tempo e le esperienze cambiano nel corso della nostra vita.
Ma il fotolibro fa di più, è il mezzo per preservare queste emozioni e connessioni. Ogni pagina racconta la tua storia, mostrando il mondo attraverso i tuoi occhi e catturando quei momenti indelebili.
La fotografia cattura una realtà oggettiva, ma al contempo, rappresenta un mondo interiore di sensazioni ed emozioni che arricchiscono la nostra percezione del passato.
Fotografare è uno strumento di autoriflessione, un ponte tra il passato, il presente e il futuro. Le fotografie catturano un singolo istante, consentendoci di rivivere e condividere quel momento ogni volta che sfogliamo un album e riviviamo le emozioni e i ricordi che rendono ogni storia unica.